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- Dal diario di McOrion, viandante di Helios
Prologo
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- Eccomi giunto al fine di un lungo viaggio. La juvent∙,
passata ad imparare l'arte de lo Maestro Narvath mi ha portato infine ad approdare ivi
sulle coste di Minoc. La mia novella guida Φ ora il Maestro Rex al quale egli mi ha
affidato per lo completamento de lo mio addestramento et per lo perfezionamento de le mie
innate arti.
Un'ostentata coda di cavallo non nasconde lo grigiore dei miei capelli e
della mia barba i quali tratti mi donano un'aspetto vissuto et saggio che non mancher≥ di
onorare non appena lo mio Maestro Rex mi avrα insegnato l'arte della cappa e della spada.
E'questa la strada che vedo a me innanzi, d'usar l'arme e la saggezza per
aiutare li valenti et li deboli contro l'inganni e li periculi della grande Britannia che
m'Φ Patria, diffidando de l'ammaliante et traditrice arte dell'uso de la magia che il
Male spesso usa per asservir l'omini.
La Cena
Eccomi sul ponte a levante de la fredda Minoc e giα la tempesta di neve mi
accoglie. Un valente cavaliere con armatura di impari bellezza mi accoglie et mi risveglia
dal mio stordimento. Mi sorprendo invero appena egli mi appella per nome e mi stupisco
quando in questo splendido gueriero riconosco un antico compagno di ventura. Il nobile
Giskard, il pi∙ nobile de la nobile Britannia, secundo solo a li signori Lord British e
Lord Blackthrone, compagno di juvent∙ sfoggia dinnanzi a me le pi∙ alte onorificenze ed
appelli. La gioia a tale vista Φ incontenibile e un lungo favellar comincia mentre egli
mi guida per li suoi possedimenti. Fiero di mostrar lui ove mi abbia portato la mia arte
mi faccio condurre presso una piccola miniera ove tra una questione e l'altra comincio ad
estrarre prezioso materiale grezzo con l'ausilio di un bel badile.
L'apprendistato mi permette in tempo breve di utilizzar la presente fornace
per ottener puro metallo in forma di lingotti. Ma qu∞ m'aiuta lo splendido cavaliere
Giskard che, svelatosi Gran Mago, mi porge li strumenti da fabbro di mia necessitα. Con
gran stupore lo scopro non soltanto Gran Mago de li pi∙ grandi e di pi∙ vasta conoscenza
ma padrone ei stesso de le forze tutte de la natura per mano de li stessi gran signori di
Britannia. Tanto ho udito favellar di tali eletti che, passanti le loro vite spesso
invisibili a noi comuni mortali, creano dal nulla armi di cristallo, draghi de li pi∙
feroci e tesori della pi∙ immensa brama e che con cotal leggiadr∞a fan sparire e
riapparire l'oggetti, l'animali e le persone movendoli in niuno tempo tra li mille boschi
di Britannia. Egli, sorridendo dello mio terrore e dello mio stupore mi saluta e con
grande colonna di fuoco scompare allo mio sguardo. Nella mia solitudine di fabbro
d'insperata fortuna inizio a martellar il mio sconforto su la incudine e la fornace e
lesto, dal nulla informe di un lingotto eccomi a creare l'elmo che benedetto da
quest'incontro, d'ora innanzi io porter≥ in capo.
Ma Giskard torna a me con una conoscenza di antica data. Sir Justi. Memore
delle passate festivita'alle quali io ramingo, partecipare non ho potuto, vengo invitato a
desinare. Orbene senza neanche un lampo, da minatore in miniera mi ritrovo commensale ad
una vuota tavola. Una frase magica ed ecco apparira una donzella tra le pi∙ leggiadre i
miei occhi abbiano mai apprezzato. Ella a Giskard solo si volge e io rapito l'ascolto. Ella si move indietro e sol adesso
m'accorgo che la tavol apiu' non e'spoglia ma invero ricca di leccornie e di buon vino. Il
comando del ventre si rafforza e con grande onore alla tavola e poco all'etichetta,
m'ingozzo di quel meraviglioso cibo che mai ebbi mangiato prima. Tra un biscotto, un vino,
la carne et un liquore, ci troviamo in mano a Bacco e la coscienza viene meno.
Il Sacrificio
In miniera mi riaccompagna Sir Justi. Il
piacere di questa inaspettata guida viene pero'improvvisamente cancellato da un terribile
cavaliere del Male, Red Dragon! L'amico Sir Justi, portatore della virtu' dell'Avatar, il
Sacrificio, si lancia in fuga per evitare che questi mi veda e corre contro il suo
destino. Io appena in tempo riesco a nascondermi dietro un'irta stalagmite e nell'ombra
taccio sperando di sopire anche il battito forsennato del mio cuore.
Il cavaliere e'li'e mi viene innanzi, ridendo del suo ultimo banchetto di
carne umana. Sir Justi per salvare me si e'sacrificato e con il cuore soffocato dalla
rabbia e le lacrime ad annebbiarmi la vista per poco mi sottraggo alla brama di fuggire
dal mio nascondiglio per sfuggire a tale scempio. Ma il guaritore di Minoc ha avuto
compassione dell'animo gentile di Sir Justi ed egli fa ritorno a noi in umile veste di
risorto. Egli rientra nella grotta con una candido camice, stanco, debole ma vivo! Il suo
nuovo dolorante corpo riceve gli insulti del nefando Red Dragon e ancora una volta Sir
Justi si prodiga per liberare la mia persona da un tale
immenso pericolo. Favellando e distraendo lo cavaliere di sangue lo convince ad
allontanarsi giacche' non v'e'piu' nulla da versare in questo loco. Lo cavaliere si
allontana inveendo e grazie allo fidato mio amico il mio primo giorno non si conclude in
tragedia.
McOrion
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